Dott. Giuseppe Di Flumeri
Si è laureato in Medicina e Chirurgia nel 1994, con voto finale di 110/110 e Lode.Dal 2000 è Specialista in Chirurgia Generale.Nel 2004 ha frequentato il Corso di Chirurgia Laparoscopica Avanzata della Scuola ACOI di Modena. E’ dirigente medico ospedaliero presso l’Unità Operativa di Chirurgia Generale e Vascolare dell’Ospedale di Chiari – ASST Franciacorta. Esegue interventi di chirurgia generale, laparoscopica, vascolare e flebologia. E’ Responsabile dell’Unità Operativa semplice di Endoscopia Digestiva dell’ASST Franciacorta. E’ Responsabile della Sezione Provinciale di Brescia della Società Italiana di flebologia.
Patologie trattate
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Patologia delle arterie (aneurismi, stenosi carotidee, arteriopatie periferiche);
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Flebologia e patologia venosa (trattamento chirurgico delle vene varicose);
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Patologia delle ulcere vascolari periferiche;
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Esami di Diagnostica vascolare ed Eco-color-Doppler degli arti inferiori e tronchi carotidei;
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Chirurgia generale e laparoscopica (ernie inguinali, laparoceli, colecisti, patologia neoplastica).
VISITA CHIRURGICA VASCOLARE
La visita di chirurgia vascolare è un passaggio fondamentale per la preparazione del paziente cui è stata diagnosticata una patologia vascolare che necessita un intervento chirurgico. È utile a stabilire l’indicazione, la pianificazione degli esami pre-operatori, dei tempi e delle modalità dell’intervento.
VISITA DI CONTROLLO
Visita specialistica di controllo a seguito di un intervento chirurgico vascolare.
ECOCOLORDOPPLER VENOSO E ARTERIOSO DEGLI ARTI SUPERIORI
Ecocolordoppler arterioso e venoso degli arti superiori (ECD) è un esame non invasivo che consiste nel passaggio della sonda ecografica sulla zona interessata, al fine di ottenere le immagini ecografiche per valutare lo stato di salute dei vasi sanguigni (arterie e vene) delle braccia: decorso dei vasi, diametro, parete vascolare, flusso arterioso e rapporto del vaso con le strutture vicine. Viene utilizzato per diagnosticare la presenza di stenosi, ed identificare la sede e l’ estensione di trombosi venosa completa o parziale, profonda o superficiale; valutare la presenza di aneurismi, insufficienze venose, ulcere
vascolari.
ECOCOLORDOPPLER VENOSO E ARTERIOSO DEGLI ARTI INFERIORI
L’ecocolordoppler arterioso e venoso degli arti inferiori (ECD) è un esame non invasivo che consiste nel passaggio della sonda ecografica sulla zona interessata, al fine di ottenere le immagini ecografiche per valutare lo stato di salute e la funzionalità dei vasi sanguigni (arterie e vene) delle gambe: decorso dei vasi, diametro, parete vascolare, flusso arterioso e rapporto del vaso con le strutture vicine. Viene utilizzato per diagnosticare la presenza di stenosi, occlusioni, trombosi venosa completa o parziale, profonda o superficiale, monitorare la malattia varicosa, valutare la presenza di aneurismi, insufficienze venose, ulcere vascolari.
ECOCOLORDOPPLER TRONCHI SOVRAORTICI
L’Ecocolordoppler TSA è un indagine diagnostica non invasiva che permette il monitoraggio della circolazione arteriosa diretta verso il cervello attraverso le carotidi e le arterie vertebrali. Si tratta di un’ecografia arricchita da valori visivi (Color) e acustici (Doppler) per valutare i vasi e il flusso del sangue al loro interno. Viene impiegato per studiare ed escludere la presenza di placche (o ateromi) nei vasi che portano il sangue ossigenato al cervello, condizione che potrebbe favorire l’insorgenza di un ictus.
ECOGRAFIA GROSSI VASI ADDOMINALI E AORTA ILIACA
L’ecografia dei grossi vasi addominali è la prima indagine diagnostica che permette di valutare l’aorta nel tratto addominale e le principali arterie che da essa si diramano, le iliache e le renali. Si tratta di un esame non invasivo basato sull’emissione di ultrasuoni che permettono di visualizzare decorso, diametro (nella prevenzione e nel monitoraggio di aneurismi), restringimenti da placche
arterosclerotiche e occlusioni da trombosi.
BENDAGGIO ALLO ZINCO ARTO INFERIORE
Il bendaggio elastocompressivo con bende all’ossido di zinco rappresenta la terapia primaria delle ulcere da stasi dove diventa fondamentale l’applicazione sulla superficie cutanea di una pressione esterna capace di contrastare le pressioni intravenose patologiche.